Tempo della Bilancia (settembre/ottobre)
Inizia un nuovo ciclo
Antonio Sisana
L’utilizzo dei rimedi floreali deve la sua nascita al medico Edward Bach attorno agli anni 1928-1936. Fu un lunga e significativa gestazione che portò tale medico a lasciare la medicina allopatica ritrovandosi nell’utilizzo di rimedi molto semplici legati al mondo vegetale. Egli scoprì personalmente ed attraverso la pratica terapeutica il potere di 38 fiori fondando un sistema terapeutico conosciuto oggi come Fiori di Bach. La Floriterapia ha poi avuto soprattutto negli ultimi anni un grande sviluppo che ha visto la sperimentazione e l’uso di molti altri fiori e piante oltre a quelle studiate e proposte dal medico inglese. Basti ricordare i Fiori Californiani, i Fiori Australiani, in realtà è la preparazione che li accumuna, mentre varia la pianta.
Tali preparati agiscono con molta efficacia sugli stati negativi emozionali e psichici delle persone e degli animali, ma anche delle piante stesse. La loro azione è quindi sulla parte emozionale e mentale della persona con anche la proprietà di equilibrarle e riconnetterle con la componente spirituale.
La loro preparazione è molto semplice, nella teoria, ma non è così nella pratica. Infatti molto importante è il verificarsi contemporaneo di una serie di fattori naturali, come il bel tempo, la massima fioritura, la giusta predisposizione nella raccolta. Aspetti che chi ne ha fatto esperienza comprende la differenza di azione del preparato quando tutte le condizioni collimano, e non è cosa facile. Si raccolgono i fiori al mattino, alcuni dicono quando la rugiada è asciugata, io preferisco quando essa vi è ancora, dato che rappresenta per gli alchimisti un “prodotto celeste”. La raccolta non va fatta toccandoli con le mani, ma tagliati e fatti cadere in un contenitore in vetro che contenga acqua di sorgiva raccolta più vicino possibile al luogo di raccolta. Il vassoio viene posto sotto al sole nel luogo di raccolta per 3-4 ore (Metodo del Sole) facendo attenzione che non cada ombra di piante o nuvole sui fiori in infusione.
Altri rimedi floreali si preparano con il metodo della bollitura, ossia invece di esporli al sole si scaldano a fiamma bassa per 20-30 minuti (Metodo del Fuoco). Finita la macerazione (al sole o per bollitura) l’acqua viene separata dai fiori e ad essa si aggiunge pari quantità di brandy (secondo il metodo di Bach) oppure della grappa in modo di conservare il prodotto. Tale infuso si chiama Madre e viene conservato ben chiuso. Alcuni tendono a diluire ulteriormente la madre diluendo 2-4 gocce di madre in un preparato di 30 ml di Brandy o Grappa e questo possiamo chiamarlo Stock bottle.
Per assumerle il rimedio si prendono 2-4 gocce di madre o di stock bottle (a seconda di come si vuole intendere la preparazione del rimedio floreale) in 30 ml di acqua ed eventuale aggiunta di un poco di brandy o grappa sempre per la conservazione.
La classica posologia o di prendere 4 gocce 4 volte al giorno direttamente sotto la lingua oppure si diluiscono 4 gocce in un bicchiere d’acqua e la si beve a sorsi durante la giornata. In caso di emergenza si prendono 4 gocce direttamente sotto la lingua e lo si ripete in tempi vicini. È meglio prenderli lontano dai pasti.
Per quel che riguarda indicazioni, controindicazioni dipende da singolo prodotto e soprattutto esula da questo scritto in quanto ogni indicazione è tratto dalla letteratura, mentre per quel che riguarda l’approccio terapeutico si consiglia di rivolgersi direttamente ad un medico o ad un esperto in materia. Medicina Naturale non è sinonimo di nessun effetto collaterale, necessita anch’essa un buon livello di conoscenza.
Bibliografia:
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